NO TAV!!!

Il racconto di come è andata

Il 16 novembre Mountain Wilderness Italia ha aderito all’appello dei cittadini della Val Susa contro il TAV. Con un gruppo di attivisti, di soci locali ed il Direttivo Nazionale rappresentato da 2 consiglieri abbiamo partecipato con uno dei nostri striscioni storici, testimone di battaglie ambientali sul Monte Bianco e sulla Marmolada, al lunghissimo corteo che da Bussoleno ha raggiunto la Piazza d’Armi di Susa. Nonostante tutta la disinformazione operata alla vigilia, che sicuramente ha trattenuto a casa i più timorosi (si parlava di blocchi con perquisizione dei veicoli, scontri quasi sicuri, e così via), la gente non si è lasciata intimorire ed ha aderito in massa a questo momento di protesta civile che mette la Val Susa all’avanguardia nell’analisi delle problematiche che investono tutte le grandi vallate alpine. Da buoni montanari siamo partiti presto, per ogni evenienza, ma a Bussoleno si arrivava tranquillamente, in un fiume ininterrotto di persone e gruppi che giungevano con autobus, auto, treni, biciclette. Persone di tutte le età ed estrazione erano presenti, cittadini, sindaci, anarchici, preti e ambientalisti, ognuno con un segno anti TAV e simpatici cartelli ironici contro le idiozie sparate dai ministri della nostra triste Repubblica che hanno tacciato chi protesta come fannulloni, perditempo e, soprattutto, anarco-insurrezzionalisti. Indimenticabili i vecchietti che si autodefinivano tali. Lo Stato e la Regione hanno in ogni modo cercato di boicottare il successo dell’evento: la Commissione di Garanzia ha dichiarato lo sciopero generale illegale, addirittura la Curia ha richiamato i preti all’obbedienza. Ma il senso civico dei Valsusini e l’indignazione generale per il trattamento poliziesco indegno ricevuto hanno prevalso. L’adesione allo sciopero è stata totale e manifesta, e grande la gioia generale nello scoprirsi così tanti, dai bambini in festa agli anziani che si godevano lo spettacolo dai balconi. Anche la forze dell’ordine sembravano spiazzate da tanta folla, se ne stavano defilate, a presidiare gli accessi all’autostrada e verso Monpantero, con i caschi in mano, quasi vergognosi. Ottantamila persone e Mountain Wilderness parte di questo flusso. Un’ora e mezza ci ha messo il corteo a scorrere attraverso Bussoleno, quando noi abbiamo smontato lo striscione fissato a due alberi nella Piazza d’Armi di Susa per tornare a casa, stavano ancora arrivando i trattori della Coldiretti. Per noi è stato un momento importante, per una volta non siamo stati isolate avanguardie arroccate sulle vette ma partecipi molecole d’acqua di un fiume in crescita. Sentire il calore della condivisione aiuta ad andare avanti per fare ciò che è giusto, che non è chiaramente ciò che conviene secondo la prostrazione generalizzata al mercato. Il sorriso di chi ci ha salutato, l’applauso da parte dei sindaci, l’entusiasmo dei Valsusini quando hanno saputo che venivamo anche dal Trentino, la curiosità sull’associazione sono ricordi che resteranno per sempre nei nostri cuori e che ci richiamano a future azioni comuni. Anche per noi è stato un bel ritrovo, vecchi attivisti rivisti dopo anni, la conoscenza diretta di persone note fino ad oggi solo per un nick-name sulla posta elettronica, nuova voglia di fare. Non partecipare sarebbe stato imperdonabile.

Ora non possiamo fermarci qui, perché la partita è tutt’altro che chiusa e le emergenze ambientali e sociali che vive la Val Susa riguardano tutte le Alpi. La strada è tutta in salita, politici di ogni schieramento, salvo rare eccezioni, continueranno a qualificarci come estremisti contro il progresso, ma è nostro dovere resistere e ribellarci, specialmente quando la dignità, la fermezza e la disobbedienza civile di una popolazione intera vengono tacciate come violenza e passeggiare su una montagna diventa un’attività eversiva passibile di arresto.

Un abbraccio alla Val Susa, Stefano Mayr
Per organizzare la nostra presenza, preghiamo chi intende partecipare di fare riferimento al nostro consigliere nazionale Adriano Licini, tel. 035 346673, cell. 338 5944701, e-mail licini@mountainwilderness.it
Grazie per tutto quanto potrete fare.