Quad a Falcade, ecco come è andata

Mountain Wilderness contro i quad a Falcade

Come avevano promesso, gli ambientalisti e gli alpinisti di Mountain Wilderness si sono dati appuntamento oggi, lungo il confine tra la Regione Veneto e la Provincia Autonoma di Trento, per manifestare contro il raduno dei Quad.

Il passaggio dei quad

All’inizio della val Fredda, circondati da un cospicuo nucleo di forze dell’ordine, gli ambientalisti hanno ribadito le motivazioni culturali e etiche che reggono l’iniziativa e la necessità di non lasciare passare un precedente tanto grave. Per disposizioni della questura, è stato vietato ai manifestanti di muoversi al di fuori di un ambito circoscritto, impedendo di fatto di documentare con immagini e video il penoso incedere di decine di quad rombanti (le foto che vedete ci sono state spedite da amici e curiosi). E’ paradossale come nelle Dolomiti, patrimonio UNESCO, venga limitata la libertà di chi, con le proprie gambe e con la propria voce, manifesta il proprio dissenso, mentre venga permesso a un raduno di quad di spadroneggiare su Km di sentieri.

Arrivano i primi attivisti di Mountain Wilderness

Il percorso di piena trasparenza, durato diversi mesi, nel tentativo di convincere le Pubbliche Amministrazioni a ritirare le autorizzazioni, viste le evidenti violazioni di leggi nazionali ed europee, non ha portato esito positivo.
Pertanto oggi le associazioni ambientaliste e alpinistiche hanno deciso di lanciare un segnale pacifico ma inequivocabile per sottolineare il significato autentico del rapporto tra l’essere umano e la montagna.

Gli organizzatori del raduno di Quad hanno modificato il percorso per evitare l’incontro con gli ambientalisti. Alle 10:30 infatti sono saliti direttamente a Col Margherita, lungo il versante trentino, invadendo le arene di canto del gallo forcello e della pernice bianca.
La modifica del percorso ha permesso di salvare da notevole degradazione dell’ambiente naturale l’intero fragile versante della Val Fredda.
Un successo che dimostra da un lato l’inadeguatezza delle Amministrazioni locali, e dall’altro, la serietà e l’energia dei rappresentati della società civile.

L’invasione dei quad

Oltre a Mountain Wilderness, promotrice della manifestazione, erano rappresentate le associazioni MW, SAT centrale, SAT di Moena, SAT Rovereto, la Lia da Mont e la Lia Natura Y Usansez.

L’impatto dei quad

Il sopralluogo sul percorso, dopo il passaggio dei quad, mostra evidenti i segni delle ruote sui prati. Crediamo che  le immagini non necessitino di  ulteriori commenti.

Le ferite lasciate dai quad

 

Solchi profondi decine di cm
I segni delle ruote sui prati delle Dolomiti