Riduzione del traffico sulle strade delle dolomiti: le associazioni ambientaliste chiedono azioni concrete

Le associazioni ambientaliste altoatesine di tutti e tre i gruppi linguistici (AVS, CAI, Lia da Mont, Dachverband für Umweltschutz, Heimatpflegeverband, Mountain Wilderness, WWF, Lia per Natura y Usanzes, Italia Nostra e Nosc Cunfin) hanno incontrato l’assessore alla mobilità, Daniel Alfreider, per discutere sulla calmierazione del traffico sui passi dolomitici. Le associazioni hanno chiesto soluzioni efficaci e controlli severi sul traffico.

Fin dal 2005 sono stati richiesti interventi efficaci per la riduzione del traffico

Nel 2005 l’AVS, il CAI e la SAT (Società Alpinisti Tridentini) avevano sollecitato l’allora presidente Durnwalder e i sindaci dei comuni ladini affinché applicassero azioni per la riduzione del traffico sui passi dolomitici. Ad esempio istituendo durante l’estate un divieto alla circolazione dalle 9 alle 15, valido per tutto il traffico eccetto quello dei residenti, dei trasferimenti lavorativi e del trasporto pubblico.

La Giunta provinciale ha previsto un aumento dei controlli e l’istituzione di una zona ad emissioni ridotte (Low Emission Zone)

Le associazioni ambientaliste accolgono con favore l’impegno che l’assessore si è assunto per l’estate del 2022 di intensificare sulle strade dei passi i controlli sulla velocità e sul rumore, accompagnato da una specifica campagna di informazione in Italia e all’estero.

L’assessore ha anche presentato alle associazioni una proposta articolata che si pone l’obiettivo ambizioso di trasformare le Dolomiti in una zona ad emissioni ridotte. Le associazioni sono favorevoli alla mobilità elettrica. Tuttavia ricordano che il trasporto pubblico deve essere potenziato maggiormente, perché l’utilizzo di automobili elettriche rimane comunque una modalità di trasporto individuale, al contrario la vera sfida per il futuro è quella di liberare le Dolomiti dal traffico veicolare.

Fumata nera nel breve termine

Finché non sarà attuato il progetto “Dolomiti zona ad emissioni ridotte” e il trasporto pubblico non sarà potenziato sono necessari i divieti di circolazione temporanei, che sono già stati ripetutamente discussi negli anni scorsi. Questa proposta è stata avanzata più volte – purtroppo finora senza successo – e potrebbe essere attuata su tutti i passi della provincia. Eccetto il progetto pilota al Passo Sella con la chiusura temporanea della strada per 8 mercoledì in luglio e agosto 2017, non sono state intraprese altre azioni concrete.

Per anni, la politica locale si è opposta alle misure di riduzione del traffico sulle strade delle dolomiti e purtroppo senza alcun argomento convincente. Le ragioni addotte per la mancata attuazione delle misure sono state la responsabilità dello Stato sulla regolamentazione del traffico stradale, la mancanza di coordinamento tra le province e le regioni e la mancanza di personale per le attività di controllo.

La tutela dell’ambiente e del paesaggio entrano nel nuovo codice della strada

La legge n. 156 del 09.11.2021 introduce importanti modifiche al Codice della Strada. In particolare il nuovo art. 1 introduce il concetto che  “la sicurezza e la tutela della salute delle persone nonché la protezione dell’ambiente, nella circolazione stradale, rientrano tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato“.

Inoltre, all’art. 6 viene introdotta la possibilità di limitare il traffico sulle strade che attraversano i siti inseriti nella lista UNESCO.

Entrambi i provvedimenti concretizzano ciò che le associazioni ambientaliste chiedono da tempo: azioni concrete piuttosto che nuove promesse. Le associazioni chiedono quindi alla politica di impegnarsi senza ulteriori indugi per ridurre il traffico sulle strade dei passi e di predisporre un calendario di azioni concrete a partire già dalla prossima estate.

L’intensità del traffico ha raggiunto livelli oramai insopportabili e inficia sia la qualità della vita dei residenti, che l’esperienza degli ospiti e dei turisti.