Udienza davanti al Commissario per gli Usi civici sui parcheggi realizzati ai Piani di Castelluccio di Norcia

Riconosciute le ragioni delle associazioni ambientaliste.

Si è tenuta lunedì 11 aprile 2016 la prima udienza davanti al Commissario per gli Usi civici di Lazio, Umbria e Toscana della causa R.G. n. 17/2015 per decidere sulla natura dei terreni adibiti a parcheggi e aree sosta camper sul Piano Grande di Castelluccio in Comune di Norcia (PG), prodromo di un Piano di azione per la mobilità sostenibile (PAMS), tuttora in corso di elaborazione, del quale non si conoscono l’effettiva portata attinente la salvaguardia naturalistica e la razionalità.
Il Commissario, nel decreto del 30 novembre 2015 di fissazione dell’udienza, aveva osservato che, “in relazione ai fondi suddetti, insorge contestazione circa la natura giuridica, in quanto essi risulterebbero adibiti a ‘parcheggi autoveicoli e aree sosta camper’ in violazione della loro natura. La compressione degli usi civici a tempo indeterminato costituisce contestazione implicita della loro natura demaniale civica”.
Presenti davanti al Commissario Antonio Perinelli, il Sindaco di Norcia Nicola Alemanno e suoi collaboratori politici e tecnici, la responsabile umbra di Mountain Wilderness Italia onlus Maria Cristina Garofalo e Stefano Deliperi, presidente del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.
Le due Associazioni ecologiste hanno insistito per la difesa della natura demaniale civica dell’area e depositato una memoria con allegati i documenti e gli atti acquisiti dalle varie amministrazioni pubbliche in seguiti alla richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti effettuata nell’estate 2015.
Durante la discussione il Commissario ha più volte sottolineato che i terreni a uso civico non possono esser destinati in alcun modo a parcheggi per autoveicoli e camper, mentre il Sindaco di Norcia ha reso noto che le ordinanze comunali per le aree di sosta sono state determinate da motivi di emergenza in attesa dell’attuazione del PAMS. Emergenza che dura, però, da ben undici anni, secondo le dichiarazioni dello stesso Sindaco Alemanno.
Una nuova udienza è stata fissata per il 24 ottobre 2016 per integrare il contraddittorio con la Comunanza Agraria di Castelluccio di Norcia.

L’azione ecologista per la salvaguardia dei Piani di Castelluccio.

I Piani di Castelluccio sono un altopiano carsico-alluvionale dell’Appennino Umbro-Marchigiano, sui Monti Sibillini, ai piedi del Monte Vettore, nei Comuni di Norcia (PG) e Castelsantangelo sul Nera (MC), nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. Sono il fondo di un antico lago appenninico, ora prosciugatosi e noto per i suoi fenomeni carsici. Estesi circa 15 kmq, sono a un’altezza media di 1.350 m e costituiscono un ambiente unico e straordinario: sono tutelati con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), rientrano nel parco nazionale dei Monti Sibillini (legge n. 394/1991 e s.m.i., D.P.R. 6 agosto 1993) e nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Piani di Castelluccio di Norcia” (codice IT5210052), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali. Gran parte dei Piani (1.136 ettari) sono aree a uso civico (legge n. 1766/1927 e s.m.i., regio decreto n. 332/1928, legge regionale Umbria n. 1/1984 e s.m.i.), di cui è titolare la Comunanza Agraria di Castelluccio.

Eppure ogni anno, in occasione della famosa fiorita, una vera e propria esplosione di colori lungo i Piani, fioriscono purtroppo anche centinaia di auto e camper, con degrado del contesto naturalistico e paesaggistico. La Commissione europea ha avviato nel 2014 l’indagine EU Pilot 6730/14/ENVI “diretta ad accertare se esista in Italia una prassi di sistematica violazione dell’articolo 6 della direttiva Habitat” a causa di svariate attività e progetti realizzati in assenza di adeguata procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.INC.A.) in aree rientranti in siti di importanza comunitaria (S.I.C.) e zone di protezione speciale (Z.P.S.) componenti la Rete Natura 2000, individuati rispettivamente in base alla direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli Habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora e la direttiva n. 09/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica. Uno dei fatti contestati è lo svolgimento di gare motociclistiche nel maggio 2014 proprio sui Piani di Castelluccio.

Per questo Mountain Wilderness Italia e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno inoltrato una specifica richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti (5 agosto 2015), coinvolgendo la Commissione europea, la Commissione petizioni del Parlamento europeo, i Ministeri dell’ambiente e dei beni e attività culturali, l’Ente Parco nazionale dei Monti Sibillini, informati per opportunità la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto e il Commissariato per gli Usi civici per il Lazio, l’Umbria, la Toscana.

Quanto emerso è stato poco confortante per la salvaguardia di un ambiente unico e di straordinaria importanza naturalistica.

Come si ricorderà, l’Ente Parco nazionale dei Monti Sibillini si era attivato in tempi rapidi (nota prot. n. 5007 del 24 agosto 2015). Aveva confermato che “sono stati posti in essere in via d’urgenza e provvisoriamente una serie di misure, nelle more della conclusione e attuazione del PAMS, per regolare i flussi turistici legati alla stagione estiva 2015, anche al fine di sperimentare alcune misure gestionali da proporre nello scenario definitivo di pianificazione”, interventi quindi qualificabili come l’inizio per la realizzazione di un Piano di azione per la mobilità sostenibile (PAMS).

La procedura seguita per realizzare questi interventi appare oggettivamente poco lineare.

Infatti, dopo l’ordinanza sindacale n. 47 del 10 giugno 2015 e l’ordinanza sindacale n. 49 del 16 giugno 2015, che hanno disposto gli interventi in via temporanea per fronteggiare il dichiarato eccessivo traffico veicolare per il periodo estivo (21 giugno 2015 – 13 settembre 2015), l’Ente Parco chiedeva (nota prot. n. 3467 del 18 giugno 2015) al Comune di Norcia lo studio di incidenza ambientale per poter espletare la procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.INC.A.).

Nel mentre, però, con la determinazione n. 117 dell’11 giugno 2015 il Comune di Norcia – Area LL.PP. aveva affidato la realizzazione delle opere (importo complessivo euro 37.210,00), evidenziando che “i lavori di che trattasi dovranno essere immediatamente eseguiti dopo la notifica della presente” alla Ditta affidataria.

Si ignora se i lavori siano stati avviati immediatamente.

Con provvedimento dirigenziale n. 52 del 2 luglio 2015 l’Ente Parco emanava l’autorizzazione al termine della procedura di V.INC.A. per la nuova viabilità e le aree di sosta camper sul Piano Grande di Castelluccio (località Fontanile e Prete Pala) con una nutrita serie di condizioni per la sola estate 2015, pur affermando testualmente “che la superficie di sosta provvisoria complessiva, pari a 17.000 mq, individuata sul Pian Grande di Castelluccio con l’ordinanza n. 49/2015 potrebbe essere non compatibile, nel medio-lungo periodo, con gli obiettivi di conservazione del SIC-ZPS IT5210071 “Monti Sibillini (versante umbro)” e che, pertanto, la medesima è da considerarsi, oltreché una misura provvisoria, una soluzione assolutamente non più praticabile per le stagioni estive successive a quella in corso. Obiettivo prioritario del Piano di azione per la mobilità sostenibile dovrà, infatti, essere quello di valutare, a prescindere dall’attuale domanda di parcheggio, quale sia per gli ambienti naturali e seminaturali dei piani di Castelluccio, nonché per le finalità di promozione del turismo sostenibile del Parco, il massimo carico sostenibili di veicoli (in sosta e in movimento)”.

In sostanza, l’Ente Parco ricordava che si stava sacrificando il valore naturalistico del Piano Grande di Castelluccio pur di far parcheggiare auto e camper.

Con nota prot. n. 3831 del 7 luglio 2015 l’Ente Parco chiedeva al Comune di Norcia la documentazione inerente la “progettazione delle opere e delle lavorazioni da effettuare” riguardo l’“intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza della strada comunale delle Cavalle” sul Piano Grande di Castelluccio, in quanto “le opere, sia quelle dichiarate di somma urgenza che le eventuali opere da eseguire successivamente, dovranno essere autorizzate, sotto il profilo paesaggistico (D.Lgs. 22.01.2004 n.42 e smi) dalla competente autorità, e dovrà essere richiesto ed ottenuto il relativo Nulla Osta a questo Ente, nel rispetto della Legge 394/91 e smi e delle relative misure di salvaguardia vigenti nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini”. L’Ente Parco ricordava, quindi, al Comune di Norcia che i lavori stradali devono essere preventivamente autorizzati sotto il profilo paesaggistico e da parte dello stesso Ente Parco (art. 13 della legge n. 394/1991 e s.m.i.).

Si ignora se per i lavori siano stati rilasciati l’autorizzazione paesaggistica e il nulla osta dell’Ente Parco.

Si dubita quantomeno riguardo il nulla osta dell’Ente Parco, visto che “il procedimento istruttorio inerente la procedura in questione rimane sospeso in attesa della documentazione sopra richiesta, ai sensi dell’art.2 della Legge 241/90 e s.m.i.”

Ma non finisce qui.

L’Ente Parco ha reso noto che “con Ordinanza del Comune di Norcia n.54 del 09.07.2015 … veniva allestita un’ulteriore area sosta in loc. Pian Perduto. Si precisa che tale provvedimento non è stato trasmesso a questo Ente Parco e pertanto neanche la richiesta di procedura di V.lnc.A. a cui si fa riferimento nel preambolo dello stesso atto. In tale ordinanza veniva prevista la possibilità di anticipare, posticipare o sospendere l’attivazione di tale provvedimento in base alla necessità, da parte della Polizia Municipale e la Forza Pubblica. In effetti non si è a conoscenza se tale area sia stata realmente utilizzata in alcune circostanze, di fatto non è stata delimitata né tantomeno sfalciata, e in tal senso si chiede al CFS-CTA di notiziare in merito”. In seguito, con nota prot. n. 5890 dell’1 ottobre 2015, comunicava l’assenza di opere per la realizzazione dell’area sosta in loc. Pian Perduto.

Finalmente giungeva poi un pizzico di buon senso per la tutela dei Piani di Castelluccio e la Provincia di Perugia – con ordinanza Area Viabilità n. 2906 del 17 luglio 2015 – istituiva un “divieto di transito agli autobus turistici, caravan e autocaravan in alcuni tratti della strada Provinciale n.477 finalizzata al decongestionamento del traffico per il centro abitato di Castelluccio, eliminando il traffico pesante”.

E’ emerso sempre più un quadro di interventi scoordinati, pasticciati, irrazionali, con autorizzazioni dubbie e, forse, inesistenti. Interventi tesi a consentire afflusso e sosta di veicoli pesanti, quali autobus e camper, in ambienti naturali delicatissimi di un’area naturale protetta.

Le proposte ecologiste.

Le associazioni ecologiste Mountain Wilderness – Umbria e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus esprimono soddisfazione per gli interventi del Commissario per gli Usi civici e del Ministero dell’Ambiente, nonchè per l’ampia informazione resa dall’Ente Parco nazionale dei Monti Sibillini e auspicano con forza il necessario sforzo congiunto di tutte le amministrazioni pubbliche competenti per evitare la perdita di naturalità di quel straordinario bene ambientale rappresentato dai Piani di Castelluccio.
In attesa della predisposizione e approvazione del Piano di azione per la mobilità sostenibile (PAMS), tuttora non esistente, come confermato dal Sindaco Alemanno, le misure provvisorie per garantire l’accesso ai Piani di Castelluccio possono consistere nella predisposizione di parcheggi provvisori per i veicoli privati ai punti di accesso ai Piani, con un servizio di bus navetta per il piccolo centro di Castelluccio, dove potrebbero accedere con i propri veicoli esclusivamente i residenti, i titolari di attività commerciali e i mezzi di soccorso.
Difendere quel gioiello naturalistico dal degrado è necessario e crediamo che chiunque non possa che esser d’accordo. E dobbiamo farlo ora.

p. Mountain Wilderness Italia onlus – Umbria e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
Stefano Deliperi

umbria@mountainwilderness.it