Umiliazione targata Land Rover per il Cervino

Previste più di 1000 automobili e zona Trial a 3100 m

Dal 16 al 18 luglio, lungo piste da sci e strade di servizio, normalmente chiuse al traffico, che da Cervinia portano al colle Superiore di Cime Bianche, si terrà la 4a edizione del raduno Italian National organizzato dall’Aosta Valley Land Rover Club in collaborazione con il Registro Italiano Land Rover. Gli organizzatori sperano di riuscire a battere il record di partecipanti ottenuto nella precedente edizione in cui furono in grado di portare più di 1000 vetture lungo tutto il tragitto. Piatto forte della manifestazione resterà comunque il percorso di Trial che verrà tracciato sempre in zona colle Superiore di Cime Bianche a 3100 metri di quota. Sarà qui che i Land Roveristi avranno la possibilità di cimentarsi con reali difficoltà tecniche per due intere giornate. Il rientro a Cervinia è previsto ogni giorno per le 18:00 lungo il vallone di Valtournenche.
Caro socio,
595 auto italiane, 407 auto straniere, pari ad oltre 2300 partecipanti. Con questi numeri il raduno di Cervinia ha battuto tutti i record …

Comincia così l’entusiastica lettera che il “Registro Italiano Land Rover” ha mandato a tutti i propri soci per invitarli a partecipare alla nuova edizione di questa iniziativa da primato.
La lettera prosegue poi entrando nei dettagli organizzativi, ma non mancano gli appelli all’amore per la natura e all’attaccamento ai “valori” del marchio. Sono quattro anni che questo scempio legalizzato viene perpetrato ai danni del Cervino, ed è una piccola ferita nell’orgoglio di noi di MW esserne venuti a conoscenza solo pochi giorni fa, quando un nostro socio, pentito propietario di una Land Rover, ha deciso di provare ad informarci del fatto.
Le ricerche e gli approfondimenti di rito hanno portato alla luce prodezze simili, organizzate dallo stesso club anche in altre regioni d’Italia (anche se fortunatamente con proporzioni diverse), ma ce ne è una in particolare che riguarda ancora il Cervino, che vale veramente la pena di menzionare (La Stampa, 8 agosto 2000, La Vallé Notizie 12 agosto 2000):

Il 2 agosto 2000 tre soci dell’Aosta Valley Land Rover Club, ottenute le necessarie autorizzazioni, alla guida delle proprie land 90, hanno raggiunto i 3900 mt. s.l.m. della gobba del Rollin, sopra il Plateau Rosà, stabilendo
il nuovo record europeo di massima quota raggiunta da un veicolo 4×4

Questa lapidaria quanto terrificante notizia contiene in sè il sunto di quasi tutta la questione, che in estrema sintesi potremmo persino riassumere in un unica disarmante frase:

… … ottenute le necessarie autorizzazioni … …

Le Guardie Forestali valdostane confermano che le autorizzazioni sono state concesse anche quest’anno e poi timidamente prendono le distanze:
“Non dipende da noi” mi dicono, “A decidere tutto sono il sindaco del comune di competenza e la società che gestisce le funivie, noi non possiamo farci niente, e comunque saremmo stati contrari”.

Che dire? che il buon gusto non abitasse più a Cervinia da diverso tempo, era cosa ormai nota. Che al mondo esistesse una nutrita schiera di incoscienti ed ignoranti (nel senso letterale del termine) in grado di pensare ed organizzare iniziative come questa, o peggio di questa, anche in nome dell’amore per la natura, purtroppo non è cosa di cui ci si può più stupire. Ma che il sindaco
Giorgio Pession di un comune Valtournenche che dovrebbe avere l’onore e la resposabilità di gestire uno dei patrimoni più significativi e conosciuti delle Alpi e del mondo intero, trovi il coraggio e l’arroganza di concedere per la quarta volta il permesso di perpetrare un simile scandaloso evento, rappresenta a nostro avviso qualcosa di veramente orrendo ed inacettabile.
Il solo pensare alle capacità, al rispetto per le persone e per l’ambiente, alla lungimiranza che gli svizzeri hanno dimostrato a Zermatt (dall’altra parte del Cervino), vietando da anni il transito agli autoveicoli addirittura dal paese, dovrebbe far arrossire di vergogna chi ha permesso e continua a permettere tutto questo.

In una disgraziata logica di sfruttamento distruttivo, ecco che le piste da sci, che in estate non vengono valorizzate a dovere, possono diventare luogo per scorribande a pagamento in fuoristrada (125 € a vettura). In linea di principio pare quasi meno comprensibile che il permesso sia stato concesso solo ai possessori di Land Rover. Perchè non riservare altre giornate anche alle moto da trial e alle altre case automobilistiche ?

Noi crediamo che di umiliazioni il Cervino (e con esso tutti coloro che frequentano le sue valli in modo rispettoso) ne abbia già ricevute abbastanza: dalle oscene costruzioni che ormai opprimono irreparabilmente la conca del “paese” di Cervinia, ai chilometri di cavi di acciaio, funivie, piste da sci e code di autoveicoli che si accalcano alla ricerca di un posteggio. Rumore, inquinamento atomosferico, deturpazione ambientale e di panorami, cos’altro dobbiamo aspettarci da questi signori ?
Forse non abbiamo abbastanza fantasia per immaginarlo, ma sarà senz’altro nostro compito trovare il modo di fare qualcosa.

MW Italia, Cristiano Ghedini
ghedini@mountainwilderness.it