1992 -2022 Trent’anni di CIPRA Italia

Settant’anni fa (maggio 1952) a Rottach-Egern, in Baviera, per volontà di alcuni esponenti dello IUCN, molti provenienti dal mondo di lingua tedesca, ma tra di essi anche Renzo Videssott, allora direttore del Parco Nazionale  Gran Paradiso, si costituiva la Commissione Internazionale per la protezione delle Alpi – CIPRA. Trent´anni fa, nel marzo del 1992, si costituiva a Torino la CIPRA Italia, comitato italiano di quell’organizzazione.

Determinante per la nascita di CIPRA Italia fu l’incontro tra alcun esponenti di SOS Dolomites –associazione ambientalista che si era costituita negli anni’80 in Val Gardena per far fronte alla candidatura della valle ai Mondiali di sci del 1986 – ed alcuni esponenti di Pro Natura Torino che miravano a dar vita ad un nuovo soggetto ambientalista su scala nazionale che portasse la sua attenzione alle problematiche della montagna e fosse capace di confrontarsi anche al di fuori di confini nazionali.

Renzo Videsott

Tra gli alto atesini vi era Helmuth Moroder che egli anni a venire sarebbe stato presidente di CIPRA Italia e vicepresidente di CIPRA Internazionale mentre tra le fila di Pro Natura Torino erano particolarmente attivi Fabio Balocco, Piero Belletti, Gianni Cametti e Carlo Gubetti che avrebbero anch’essi poi assunto nel corso degli anni incarichi dirigenziali.

Furono contattati dapprima il CAI, Mountain Wilderness, la LIPU ai quali si unirono subito dopo il Gruppo Ricerche Cultura Montana, Valle d’Aosta Ambiente e la Federazione Protezionisti Sudtirolesi e si iniziò a ragionare di come si sarebbe potuto strutturare la nuova organizzazione. La decisione di dare avvio a CIPRA-Italia venne presa nel corso di un incontro di due giorni nel giugno del 1991 al rifugio Calvi in Val Brembana. Fu lì che vene scritto lo statuto, si decise la governance e le modalità di finanziamento dell’associazione, venne designato Bruno Corna di Mountain Wilderness quale primo presidente e stabilito che la sede sarebbe stata a Torino, presso Pro Natura, dove poi la CIPRA Italia ha mantenuto ed ha tuttora sede.

Vanda Bonardo, attuale Presidente Cipra Italia

Pochi mesi dopo  presso il notaio, a Torino, veniva firmato l’atto costitutivo della CIRPA Italia. Chi diede origine al comitato italiano della CIPRA riteneva già da allora di fondamentale importanza per la protezione delle Alpi che ci fosse una forte collaborazione tra le associazioni a Sud, a Nord a Est e a Ovest delle Alpi. Unirsi a chi aveva promosso la Convezione delle Alpi e poter partecipare ai tavoli istituzionale che elaboravano il Protocolli attuativi era una grande opportunità.

Nel corso degli anni CIPRA Italia dalla sua sede di Torino presso Pro Natura ha potuto dotarsi di una segreteria, ha visto crescere il numero di soci e di interlocutori. Tematiche come il trasporto di transito, l’impatto del turismo alpino o della produzione di energie da fonti rinnovabili sono state alla base della sua attività. La costruzione di reti – come  quella dei comuni alpini – così come la ricerca e la divulgazione di buone pratiche alpine, il confronto con le istituzioni e le altre organizzazioni ambientaliste – dai tavoli di lavoro della Convenzione delle Alpi a vertenze ambientali nazionali e locali– hanno contraddistinto l’operato di CIPRA in linea con il  claim che ha al centro del proprio logo “Vivere nelle Alpi”.

Francesco Pastorelli