Everest, una spedizione per cercare una soluzione all’insostenibilità della situazione attuale.

Nel 1990 Mountain Wilderness International organizzò l’operazione “Free K2”: una pulizia della seconda vetta più alta del mondo, per restituirle la sua purezza liberandola da tutto ciò che è stato abbandonato lungo le sue pendici dagli alpinisti e per denunciare gli eccessi del turismo di massa nelle montagne. Da allora, le operazioni di pulizia delle vette più iconiche del mondo sono diventate parte del DNA del movimento Mountain Wilderness.

Free k2 è la prima vera avventura in difesa delle grandi montagne del mondo, la missione che ha aperto le porte dell’ambientalismo in Himalaya. Una missione di MW!

Cuirfni Bolze, volontario di Mountain Wilderness France, condivide una doppia passione: la montagna e il riciclaggio dei rifiuti. Così, da più di 20 anni, pulisce cime emblematiche per sensibilizzare l’opinione pubblica: Dhaulagiri, Aconcagua, Elbrouz, Mustagh Ata, Gouffre Berger… si prepara ora a realizzare una nuova spedizione di pulizia che avrà luogo dal 27 aprile al 26 maggio. L’obiettivo: ripulire il percorso del campo base dell’Everest e la vetta dell’Ama Dablam dai rifiuti di massa. Questa missione è realizzata in collaborazione con Mountain Wilderness, l’associazione Gestes Propres e Marion Chaygneaud-Dupuis, specialista del Tibet che ha scalato tre volte l’Everest e fondatrice del progetto Clean Everest.

Stabilire una soluzione sostenibile per la gestione dei rifiuti e sensibilizzare l’opinione pubblica.

Le alte vette del mondo sono gioielli, beni comuni dell’umanità. Soffrono di un utilizzo intenso e di un notevole deterioramento della loro integrità a causa dei rifiuti abbandonati in massa sui loro pendii da alpinisti ed escursionisti. L’obiettivo di questa spedizione di pulizia del Monte Everest è duplice: stabilire una soluzione sostenibile per la gestione dei rifiuti in loco e sensibilizzare gli alpinisti sull’impatto dei rifiuti, nella speranza che tale intervento non sia più necessario in futuro.

Free K2, rifiuti – foto Archivio MW Italia

Un progetto realizzato in collaborazione con gli stakeholder locali.

Questa iniziativa è realizzata in collaborazione con l’associazione di Grenoble Tri-Haut pour l’Everest, composta da studenti di ingegneria e studenti di architettura. La sfida di questa associazione è sviluppare una soluzione duratura per la gestione dei rifiuti in loco, costruendo un centro di smistamento ai piedi dell’Everest. Questo strumento, sviluppato in collaborazione con il Sagarmatha Pollution Control Committee (SPCC), l’ente locale preposto alla gestione dei rifiuti, sarà messo a disposizione degli sherpa e degli alpinisti. Il gruppo di questa spedizione, coordinato da Cadeaufni e Marion, raccoglierà le prime tonnellate di rifiuti che alimenteranno questo nuovo strumento.

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Guarda il video della precedente spedizione a Mustagh Ata: Vimeo