Finalmente protezione per il gruppo del Sassolungo e i Piani di Cunfin

Lunedi 12 settembre i rappresentanti delle leghe per l’ambiente della Val Gardena sono andati con l’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer ai Piani di Cunfin ai piedi del gruppo del Sassolungo, ed hanno rivolto il loro appello alla Provincia: il gruppo del Sassolungo ed i Piani di Cunfin devono finalmente essere messi sotto tutela.

Sassolungo. Foto: Sergio Ruzzenenti

Lunedi 12 settembre i rappresentanti delle leghe per l’ambiente della Val Gardena sono andati con l’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer ai Piani di Cunfin ai piedi del gruppo del Sassolungo, ed hanno rivolto il loro appello alla Provincia: il gruppo del Sassolungo ed i Piani di Cunfin devo finalmente essere messi sotto tutela.

Stop a tutti i progetti di costruzione

Con l’atto di mettere sotto tutela la zona, tutti i progetti di costruzione devono definitivamente essere messi da parte. Il turismo ha avuto un boom, la stagione estiva del 2022 in Alto Adige ha chiaramente superato l’anno record 2019, e di conseguenza sale anche la pressione sugli ultimi ambiti delle Dolomiti non ancora sfruttati. Questo vale anche per il gruppo del Sassolungo ed i piani di Cunfin. Il progettato collegamento delle zone sciistiche dell’Alpe di Siusi e del Monte Pana con un trenino o con una funivia, l’ampliamento ed il potenziamento della funivia sulla Forcella del Sassolungo, i diversi progetti tesi alla dotazione di infrastrutture sul Sassolungo con funivie: tutti questi progetti sono pronti per la realizzazione, anche se in diverse fasi di sviluppo. Tuttavia, tutto ciò rappresenta un anacronismo legato al concetto di massimizzazione dei profitti degli scorsi decenni, ed è inconciliabile con una politica moderna, orientata verso il futuro e sostenibile. Recentemente è stato presentato il Piano per il Clima Alto Adige 2040. In esso è stato sottolineato quanto sia importante la tutela di ambienti incontaminati per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Giovedì scorso durante una discussione pubblica all’interno dei giorni sulla sostenibiltà Alto Adige, il presidente della giunta Provinciale Arno Kompatscher si è espresso favorevole di mettere sotto tutela il Gruppo del Sassolungo con i Piani di Cunfin. L’inserimento del gruppo del Sassolungo con i Piani di Cunfin in un Parco Naturale sarebbe un contributo facilmente attuabile ma importante, che le leghe ambientaliste reclamano da più di 40 anni.

Il gruppo del Sassolungo ed i Piani di Cunfin: una zona unica

Il gruppo del Sassolungo con il Sassolungo ed il Sasso Piatto è una delle formazioni più notevoli di tutte le Dolomiti, ma purtroppo non fa parte del patrimonio naturale dell’umanità Unesco Dolomiti. La zona dei Piani di Cunfin ed i boschi circostanti rappresenta uno dei pochi ambiti incontaminati di tutto il territorio, e quindi un importante rifugio per la fauna selvatica. Il punto focale dell’attenzione sotto questo punto di vista dovrebbe essere individuato non solo nei tipi di zone protette secondo il diritto dell’Unione Europea, ma anche nella necessità generale di preservare delle oasi di pace in territori altrimenti pesantemente utilizzati dall’uomo. I Piani di Cunfin, insieme ai boschi circostanti, anche (e soprattutto) a causa degli elementi e strutture del paesaggio che si avvicendano, giocano qui un ruolo molto importante nella biodiversità, e devono quindi rimanere indisturbati. Nell’ambiente di tutela delle acque di Cunfin non solo sgorgano le sorgenti che approvvigionano di acqua potabile l’intero paese di Ortisei, Oltretorrente e Roncadizza, ma vi è il sito della cova di numerose specie di uccelli, molte delle quali pesantemente a rischio, e gli uccelli migratori trovano ivi riposo.

Delibere comunali già esistenti

Tra il 2010 ed il 2013 i Comuni di Ortisei, S. Cristina e Selva di Valgardena hanno deliberato di porre il gruppo del Sassolungo con i Piani di Cunfin sotto tutela, e di inserirli nel patrimonio naturale dell’umanità Unesco. E’ ora il momento di mettere in atto queste delibere. L’assessora Hochgruber Kuenzer sottolinea: “Rimaniamo in contatto e individueremo insieme un percorso comune come possiamo raggiungere una messa sotto tutela.” Occorre tuttavia un consenso politico. E proprio questo richiedono al governo Provinciale i rappresentanti delle leghe per l’ambiente. Di conseguenza consegnano Heidi Stuffer, presidente del gruppo Nosc Cunfin, Tullio Mussner presidente della Lia da Mont e Engelbert Mauroner, presidente della Lia per Natura y Usanzes, con il sostegno dell’Alpenverein Südtirol, della Commissione TAM Alto Adige, del CAI Alto Adige, del Heimatpflegeverband, dell’ Associazione Biologi dell’Alto Adige, Gruppo di lavoro per l’Ornitologia e la tutela degli uccelli, Mountain Wilderness e Lega Climate Action Sudtirolo all’assessora un appello scritto indirizzato al Governo Provinciale: “Richiediamo la realizzazione più celere possibile della messa sotto tutela del gruppo del Sassolungo e dei Piani di Cunfin.