Sotto il ponte

Casale San Nicola [TE] è un borgo del comune di Isola del Gran Sasso, alla base del “paretone” del Corno Grande. Sopra le case dei suoi 200 abitanti sfrecciano le auto e i mezzi pesanti che entrano ed escono dal traforo dell’A24, chiamata anche Strada dei Parchi. Vale la pena sottolineare che il traforo di questa montagna ha causato l’abbassamento della falda acquifera di oltre 600 metri, provocando un grave impoverimento per tutta l’area
che si riforniva da questo importante bacino. Inoltre, nel maggio del 2017 si sono verificati sversamenti di prodotti tossici causati dal laboratorio I.N.F.N. nell’acqua.
La procura di Teramo ha aperto un’inchiesta su sollecitazione dell’Osservatorio per l’acqua del Gran Sasso. Questa cornice non incoraggiante aiuta a capire che, forse, la salute delle persone che vivono in
questa zona non è al primo posto. I piloni a sostegno del ponte lasciano spesso scoperti i ferri arrugginiti.

Foto: Marta Viola

Ciò che preoccupa la popolazione in realtà sono i pezzi di cemento che a volte si staccano e cadono a terra. Luigi, socio MW e proprietario dell’hotel e ristorante del paese, racconta che vista l’altezza delle corsie anche una piccola porzione che cade diventa pericolosa.
Qui sono tutti preoccupati, lo erano anche prima del crollo del ponte Morandi a Genova. Una tragedia del genere porta tutti a riflettere, almeno dovrebbe. Le persone che incontro mi danno tutte la stessa versione dei fatti. Dicono che l’amministrazione dedica poca attenzione alle loro richieste, concentrandosi su Isola, località conosciuta in funzione del santuario di San Gabriele. Mi viene detto che la manutenzione ha tanti inizi e mai una fine.
Ricordo inoltre che questa infrastruttura autostradale di forte impatto anche visivo è all’interno del territorio del Parco Nazionale.

Marta Viola