Swat girls in action

Carlo Alberto Pinelli è il Deus ex machina del corso che in Swat (Pakistan) ha introdotto un gruppo di ragazze alle attività outdoor. Di seguito un report sintetico dell’impegno dell’Asian Desk di Mountain Wilderness International.

Il corso di introduzione di un gruppo di ragazze dello Swat alle attività “outdoors”, (unendo movimenti su roccia, escursionismo, trekking, ambientalismo e cultura storica) è nato da un accordo tra l’Asian Desk di Mountain Wilderness International e il college SPS ( Swat Public School) di Mingora, una delle maggiori istituzioni scolastiche della regione Khyber Paktunwa. Artefice dell’accordo è stato il giornalista Fazal Khaliq, anche egli di Mingora che è riuscito a conquistare il pieno appoggio del dean del College, il prof. Munawar Shah. Le venti allieve del corso avevano un’ età variabile dai 15 ai 25 anni. Sei provenivano dal campus dell’università di Medicina. Partecipavano attivamente alle lezioni anche cinque insegnanti della scuola, con la funzione di assistenti e facilitatrici, utili soprattutto per tranquillizzare le famiglie. L’accordo prevedeva che l’insegnamento venisse impartito esclusivamente da istruttrici, anche se era considerata accettabile la presenza – come organizzatori esterni – di tre uomini: Carlo Alberto Pinelli, Fazal Khaliq e il prof. Irfan ullah.

Mountain Wilderness ha avuto la fortuna di poter contare su una piccola squadra di istruttrici volontarie, di grande esperienza e di particolari qualità umane, le quali si sono prodigate generosamente per tutta la durata del corso, destando l’entusiasmo delle allieve a loro affidate.  Esse sono: Joan Summer, canadese trapiantata in Italia, esperta di trekking e di comportamenti ai trekking collegati; Giuliana Pagliari, istruttrice nazionale di arrampicata con il compito collaterale di tenere lezioni di orientamento e lettura delle carte topografiche; Patrizia Romagnolo, anch’essa istruttrice nazionale di alpinismo; Concep Mirò, catalana, alpinista e dirigente di Mountain Wilderness, con il compito principale di gestire le lezioni di ecologia, ambientalismo, ecc.

Nella realtà i confini tra i vari insegnamenti sono stati quasi sempre superati e le quattro istruttrici hanno fruttuosamente collaborato insieme dal primo all’ultimo giorno. Importantissime, considerato il carattere multidisciplinare del corso, sono state le due lezioni sull’arte buddhista del Gandhara tenute dalla professoressa pakistana di Lahore Moizza Elahi, sia in aula, sia portando le allieve a visitare uno dei più interessanti e “romantici” monumenti buddhisti dello Swat ( stupa e monastero di Abbashahchina). In apertura sono state tenute due lezioni introduttive da Carlo Alberto Pinelli, responsabile dell’Asian Desk e da Afzel Sherazi, presidente della sezione pakistana di Mountain Wilderness.

La parte fondamentale del corso si è svolta – per grande fortuna – subito prima che la regione venisse sconvolta dalle alluvioni ( dal 21 al 28 agosto). In realtà era stata programmata un’ uscita conclusiva che, partendo dalla cittadina turistica di Kalam ( 2000 metri d quota), avrebbe dovuto dirigersi verso il versante settentrionale del monte Mankial ( 5700 metri), lungo un percorso di vera montagna, estremamente suggestivo. Dislivello circa 600 metri. Con notevole difficoltà e solo grazie al carisma del dean del College i genitori delle ragazze avevano concesso il loro consenso. L’arrivo dell’alluvione, che ha fatto crollare alberghi e abitazioni private a Kalam , ha spazzato via molti tratti della strada carrozzabile e ha provocato la morte di alcune persone, ovviamente ha reso impossibile tale conclusione. La cerimonia della consegna degli attestati di partecipazione è stata organizzata dal College SPS con estrema cura formale, senza badare a spese e ha riscosso un notevole successo.

A corso ufficialmente ultimato, per dare comunque alle allieve la possibilità di sperimentare una bella escursione, preceduta da una notte in tenda, Mountain Wilderness e SPS hanno organizzato un’ulteriore uscita informale, con un percorso abbastanza impegnativo – soprattutto per il caldo feroce –  fino a raggiungere su una aerea cresta delle colline dello Swat centrale, alcuni enormi macigni strapiombanti che conservano trecce di antichissime pitture.

Su insistente richiesta delle allieve, non è escluso che Mountain Wilderness e SPS diano il via a un ulteriore corso avanzato, già a partire dalla prossima primavera.