All’assalto della montagna. Moto e kart invadono l’area di Lusia (TN)

Alla fine l’evento (Impossible Challenge) sostenuto da più attori, Motorsport in The Dolomites, Ski area Alpe di Lusia, maestri di sci e club di Harley Davidson si è tenuto. Sembra in assenza di autorizzazioni specifiche da parte dei servizi della provincia di Trento, come già accaduto in Badia e altri ambiti delle Dolomiti venete.

Ski area Alpe Lusia

Se oggi è possibile che sulla montagna trentina si tengano simili eventi significa che qualcosa di sostanziale è stato demolito nella legislazione provinciale deputata alla tutela dell’ambiente e nei relativi servizi. La montagna è stata regalata alla gestione degli impiantisti che ormai si permettono, su territori affidati in concessione, di proporre ogni tipo di manifestazioni. Questi impiantisti sono poi gli stessi che con il capello in mano si recano da Trentino Sviluppo o negli uffici provinciali a chiedere contributi per poter proseguire la devastazione del territorio montano. Lusia ne è un esempio lampante con l’iniziativa di un previsto, inutile doppione di collegamento da Moena verso Valbona stracciando i boschi su un intero versante.

Proprio nei pressi di Valbona, nell’area destinata alla scuola sci, moto, motoslitte, Kart, sono sfrecciati inquinando un ambiente naturale con gas di scarico pestilenziali, diffondendo rumori in un’area abitata da cervi, galli cedroni e forcelli, accanto a sciatori che, senza dubbio viste le proteste ricevute, non hanno apprezzato tanta superficialità nella gestione della montagna e pentiti di aver scelto questa località per trascorrere una giornata sugli sci.

Durante la trascorsa settimana l’ambientalismo trentino ancora una volta ha offerto collaborazione alla provincia, al servizio conservazione, ai parchi naturali, alla Fondazione Dolomiti UNESCO. Forti della buona fede, del senso civico con il quale operiamo e ricchi di responsabilità verso la collettività.

Lo scellerato, violento attacco alla montagna che oggi si è consumato sull’Alpe di Lusia ci fa tutti pentire della buona fede offerta. Si è dimostrato, una volta di più, che questo governo provinciale non è in grado di garantire la tutela del bene ambientale e delle risorse naturali. le leggi forestali sono state svuotate di contenuto e efficacia, il personale di controllo ambientale è stato drasticamente ridotto, agli speculatori dell’industria dello sci e del potenziamento infrastrutturale delle alte quote sono state lasciate libertà inimmaginabili. Riteniamo che tutti i residenti della provincia di Trento debbano seriamente riflettere sulla qualità di chi ci sta governando e sul futuro del destino dell’alta montagna, ripetiamo, lasciata in gestione totale al mondo dello sci e della motorizzazione selvaggia.

Il Presidente Franco Tessadri