MARMOLADA – ELISKI Le società Elipiù e Star Work devono pagare per i sorvoli.

Le società Elipiù e Star Work, responsabili di sorvoli sul gruppo del Sella e dell’eliski in Marmolada, condannate a pagare contravvenzioni per Euro 38.800.

Le società Elipiù e Star Work, responsabili dei continui sorvoli per eliturismo sul gruppo del Sella e dell’eliski in Marmolada, in due sedute del tribunale di Cavalese sono state condannate a pagare un insieme di contravvenzioni per un valore di Euro 38.800 più il pagamento delle spese processuali causa le contravvenzioni loro elevate dal Corpo forestale della Provincia Autonoma di Trento.
Nei voli giornalieri questi elicotteri arrivavano a sorvolare in minima parte il territorio della Provincia Autonoma di Trento sia nel gruppo del Sella che sul ghiacciaio della Marmolada.
Dopo ripetute segnalazioni, anche filmate, degli attivisti di Mountain Wilderness sono intervenuti gli agenti della forestale che hanno elevato, in diverse occasioni, le contravvenzioni. A queste sanzioni le società di eliski avevano fatto ricorso e in tribunale sono state ovviamente sconfessate.
Siamo davanti ad una nuova vittoria di Mountain Wilderness: le tesi dei suoi attivisti sono state tutte confermate in tribunale sia il 20 marzo 2007 che il 22 novembre 2007. Già in passato le società di volo in elicottero erano state condannate a pagare tutte le contravvenzioni elevate dal Corpo forestale della Provincia di Trento nella giornata della ormai famosa partita di golf in quota, sul ghiacciaio della Marmolada, il 13 luglio 1997. Anche allora Mountain Wilderness era in prima fila nell’organizzazione della protesta contro la sceneggiata organizzata dagli operatori turistici altoatesini e veneti.
Durante l’inverno si tratta di affondare passaggi definitivi: denunciare ancora lo scandalo permesso dalla Provincia Autonoma di Bolzano, la quale pur in presenza di una propria legge che fa espresso divieto della pratica dell’eliturismo permette l’attività con base di appoggio fondamentali a Passo Gardena e in valle Badia (vedere siti internet), e denunciare come la Regione Veneto e il Comune di Rocca Pietore non abbiano messo in atto norme corrette né sul piano autorizzativo dei voli (partenze da Monte Cherz e arrivi a Punta Rocca) né sulle misure di sicurezza delle aree preposte all’attività.

Il portavoce Luigi Casanova
casanova@mountainwilderness.it