Motoslitte in valle di Albaredo

La lettera del CAI di Morbegno
Al Sindaco del Comune di Albaredo
e p.c.
Al Presidente del Parco delle Orobie Valtellinesi
Al Presidente della Provincia di Sondrio

Oggetto: transito delle motoslitte nel territorio del Parco.

Egregio Sig. Sindaco,
Domenica 1 febbraio alcuni nostri associati, cultori dello sci alpinismo inteso come disciplina per frequentare la montagna anche in inverno nel rispetto dell’ambiente, in località Scöcia si sono imbattuti in un gruppo di piloti di motoslitte che, con i rispettivi mezzi e grande uso di acceleratore percorrevano la Provinciale del Passo San Marco come se questa fosse un autodromo. Ne è nato un diverbio piuttosto acceso. I suddetti piloti, intercalando a bestemmie e insulti inviti poco urbani ad “andare a…..” hanno affermato di essere in possesso di regolare autorizzazione da parte del Sindaco del Comune di Albaredo e hanno “sbattuto in faccia” agli escursionisti la relativa documentazione nella quale si attestava che, dietro pagamento di Euro 100,00, era loro consentito usare la motoslitta su quella strada. Con molta sorpresa e altrettanto sconforto i nostri soci hanno dovuto prendere atto della situazione.

Sorpresa e sconforto, perché ritenevano che il territorio del Parco fosse assolutamente vietato alle motoslitte. Una circolare, inviata ai Comuni interessati da parte del Presidente del Parco il 9 gennaio 2001, riportava testualmente: “Come nelle precedenti stagioni invernali, si rileva che si sta sempre più diffondendo l’uso di motoslitte nelle aree di montagna. Considerato che tale pratica è legata quasi esclusivamente ad attività di svago e che sovente viene svolta in aree di pregio naturalistico e faunistico, non soltanto su strade montane o silvo-pastorali, ma anche al di fuori di esse (alpeggio, bosco); si ritiene opportuno invitare le Amministrazioni Comunali in indirizzo ad informare i cittadini mediante la diffusione di appositi avvisi che tale pratica – nelle aree di Parco Naturale – è espressamente vietata dal Piano Territoriale del Parco (art. 20 c. 11 delle N.T.A.).”

A tale proposito rileviamo che:

  • La circolare sopracitata è di tre anni fa, ma riteniamo che le motivazioni in essa presenti siano tuttora valide.
  • I piloti in questione non stavano utilizzando la motoslitta per servire la struttura turistica dell’Alpe Piazza né per rifornire le baite in quota (uso comprensibile in momenti prefissati della giornata), ma per puro e semplice passatempo.
  • La Provinciale del Passo San Marco è, sì, una rotabile percorribile dalle automobili nel periodo estivo, ma ci pare che il forzato fermo invernale non possa che fare del bene al delicato equilibrio dell’ambiente circostante in termini di inquinamento da rumore a da gas di scarico.
  • Il Parco delle Orobie Valtellinesi è nato come area protetta che non sia di ostacolo all’attività umana e allo sviluppo socioeconomico dei Comuni interessati. Non crediamo che l’uso delle motoslitte per diporto sia da annoverare fra le attività umane in sintonia con il Parco.
  • Probabilmente Lei ha le carte in regola per rilasciare i permessi, ma dobbiamo prendere atto che, mentre in altre località della provincia si adottano provvedimenti drastici, per impedire l’abuso delle motoslitte, in Valle di Albaredo si fa di questa pratica mercimonio.

Tutto questo nella convinzione che l’ambiente, come più volte anche da Lei fatto presente nella sua funzione amministrativa, sia un bene non rinnovabile e il capitale da tramandare il più possibile intatto ai nostri figli.

Rimanendo a sua disposizione per un eventuale incontro sull’argomento, La saluto cordialmente.
Il Presidente della Sez.C.A.I.Morbegno, Franco Scotti