Silenzio! Stop alle motoslitte!

Il racconto di come è andata

Domenica 4 febbraio , al Passo Spluga , si è svolta con grande successo la manifestazione contro l’utilizzo a scopo ludico- sportivo delle motoslitte.
Un centinaio di partecipanti sono saliti al Passo dall’Italia, con sci e racchette da neve e , dato che “ il rumore non conosce confini “, un gruppo di Mountain Wilderness Svizzera ci ha raggiunto salendo dal versante di Splugen.
In una magnifica giornata di sole, raccolti intorno alla nostra mitica tenda gialla, abbiamo dimostrato ai giornalisti presenti , ed ai pochi turisti che ci hanno sfidato arrivando in motoslitta , che in montagna ci si può divertire senza mezzi motorizzati, nel silenzio e senza inquinare.
E’ stata consegnata ai giornalisti presenti, ed ai Sindaci di Madesimo e Campodolcino, una lettera aperta firmata dal Presidente di Mountain Wilderness Italia Fausto de Stefani e dai Presidenti di CAI e Legambiente (erano presenti gruppi di Milano e della Valchiavenna) e di CIPRA, che affronta il problema della mancanza di una normativa seria sull’utilizzo delle motoslitte.
Il nostro prossimo passo sarà la richiesta, al Ministero dell’Ambiente, di una legislazione nazionale che consideri questo mezzo un veicolo soggetto al Codice della Strada, condizione che riteniamo indispensabile affinchè tutte le Regioni e i Comuni delle zone montane possano elaborare norme più restrittive in grado di tutelare la sicurezza degli escursionisti e il rispetto del fragile equilibrio della natura durante il periodo invernale.
Un grazie di cuore ai Soci italiani arrivati anche da lontano per dare un contributo attivo all’iniziativa ed a coloro che sono stati presenti , se non fisicamente, con l’incoraggiamento e la solidarietà .
Grazie agli amici di Mountain Wilderness Svizzera, la cui presenza è stata determinante per dare una dimensione internazionale alla protesta , e grazie soprattutto alla guida elvetica Andrea Bianchi : è stata la prima, storica, partecipazione di una guida alpina ad una manifestazione di questo tipo e le sue parole sono state applaudite da tutti :

“La categoria delle guide ha un capitale da difendere, e questo capitale è la montagna”.