Dal Triveneto un nuovo allarme per la difesa dei beni comuni: l’acqua.

La posizione di Mountain Wilderness rispetto all’impatto del mini idroelettrico è chiarita in questo articolo a cui rimandiamo i lettori interessati ad approfondire.

Ci è giunta notizia che è stata confermata la conferenza – decisiva – Stato-Regioni sulla bozza di Decreto FER che intende togliere l’incentivo ai nuovi impianti sui corsi d’acqua naturali.
Nell’approssimarsi della scadenza, si fa sempre più pesante la pressione delle Lobby dell’idroelettrico sostenute dalla Lega per apportare modifiche peggiorative al Decreto, svuotandolo delle sue parti più innovative e perché nulla cambi rispetto alla situazione precedente.
Il loro obiettivo non è produrre energia, ma era ed è produrre profitti milionari a favore di pochi a spese e a danno di tutti gli altri, e di chi verrà dopo.
Ci appelliamo in questo momento al Governo, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero dell’Ambiente perché non cedano alle pressioni, e al Movimento 5 Stelle perché mantenga le promesse elettorali che lo vedeva in prima linea nella difesa dei corsi d’acqua naturali.
Non c’è nulla di strategico nel nuovo sfruttamento idroelettrico: ne è consapevole il Governo, ne sono consapevoli le Regioni e le Province (anche quelle che hanno votato le modifiche peggiorative: Veneto, Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte, A.Adige), e ne è consapevole anche la parte più informata della popolazione.
Se tali modifiche dovessero passare, non potranno venire giustificate in alcun modo, ma saranno motivate solo dall’ingordigia di chi le avrà volute e dall’irresponsabilità di chi era tenuto a decidere.

In provincia di Belluno i primi in lista pronti per venire intubati saranno i seguenti torrenti, che in assenza di modifiche peggiorative al Decreto continueranno, con ogni probabilità, a correre liberi da impianti: 
Digon (S. Nicolò Comelico)
Fiorentina (Alleghe)
Coppedello (Longarone)
Ru delle Rosse (Roccapietore)
Fium (Quero)
Andraz (Livinallongo)
Digon/Padola (Comelico Superiore)
Federa (Cortina)
Mis alto (Gosaldo)
Valbona (Rocca Pietore)
Costa Brusada (Borca)
Bigontina (Cortina)
Maè (Zoldo)
Maè (Longarone)
Ru Bosco (Cortina)
Liera (Canale)
Ponte Castei (La Valle)

Il coordinamento delle associazioni di volontariato               
                                          
CIPRA Italia                          
WWF O.A. Terre del Piave                   
Mountain Wilderness                   
Italia Nostra sezione di Belluno
LIBERA CADORE presidio “Barbara Rizzo”                   
Ecoistituto Veneto “Alex Langer”                   
Comitato Peraltrestrade Carnia-Cadore           
Gruppo Promotore Parco del Cadore