Ignorati i problemi di sicurezza e ambientali della Via Ferrata di Giorrè , Sardegna
Come mai la Via Ferrata di Giorrè, Cargeghe (Sassari) non è stata ancora chiusa o smantellata? Nonostante la consegna agli enti pubblici preposti, al Corpo Forestale di Vigilanza e ai Carabinieri, della relazione Geologica Ambientale sottoscritta dal Geologo e dai Naturalisti incaricati da Mountain Wilderness è caduto il silenzio sull’impianto sportivo alpinistico. Ci si chiede come mai nessuno prenda nessun tipo di provvedimento e Mountain Wilderness ha deciso di comprendere che accade.
Quale funzionario si prenderà la responsabilità in caso di incidente?
Giusto per fare un rapido riassunto, dalla relazione emessa nel 2018 emerge che la Regione Sardegna ha cartografato più recentemente e in maniera più completa l’area in cui è stato costruito l’impianto mostrando un incremento del già notevole pericolo di frana.
La possibilità di creare al centro della scarpata un impianto sportivo di tale tipo non era prevista nelle Norme Tecniche di Attuazione delle opere in vigore all’epoca della realizzazione né lo è in quella attuale. Tutta l’area rientra nella categoria Hg4 la cui definizione è “zone in cui sono presenti frane attive continue o stagionali; zone in cui è previsto l’areale di una frana attiva; zone in cui sono presenti evidenze geomorfologiche di movimenti incipienti.” Perchè non è stata fatta una indagine Geotecnica prima della costruzione? In un tale tipo di categoria il Piano di Assetto Idrogeologico Regionale indica che i progetti devono essere accompagnati da uno studio di compatibilità geologica e geotecnica realizzati da un ingegnere esperto in geotecnica e da un geologo, ciascuno per quanto di competenza, iscritti ai rispettivi albi professionali (PAI 2018 art.25). In questa area gli unici interventi permessi dalla normativa del PAI sono tesi a garantire la sicurezza e quelli consentiti sono solamente quelli che permettono di contenere i fenomeni erosivi o comunque quelli mobili e provvisori.
Successivamente alla nostra (e non solo) segnalazione di un grosso blocco pericolante il Comune ha incaricato la Ditta Segnavia di mettere in sicurezza il blocco. I lavori sono stati attuati nel 2016, ma, come indica la stessa relazione tecnica, non hanno provveduto ad abbassarne l’oggettivo rischio e pericolosità di frana. Una messa in sicurezza “presunta” è stata confermata anche dalla perizia strutturale effettuata dall’ingegnere del Collegio Nazionale delle Guide Alpine Italiane che suggerisce lo smantellamento e la chiusura della Ferrata.
Nel frattempo è stata confermata anche dai periti del Comune di Cargeghe la presenza di tre nidi di falco pellegrino sulla parete e parte della via ferrata attualmente rimane chiusa per quasi sei mesi all’anno.
Cosa si vuole fare di un’opera simile che non risponde a nessuna caratteristica di compatibilità sulla sicurezza e corretta gestione?
http://www.guidealpine.it/assets/pdf/perizia.pdf
https://www.mountainwilderness.it/wp-content/uploads/2018/07/GeoAmb-Cargeghe_DIVULGAZIONE.pdf