Respinto il progetto Valgrande bike.
Dopo un lungo lavoro delle associazioni di tutela ambientale arriva il parere negativo dell’Ente Parco Nazionale Valgrande al progetto di fruizione ciclo-escursionistica proposto dall’Unione Montana Valgrande e del lago di Mergozzo (VB).
Con Determinazione Dirigenziale N. 271 del 14-08-2023, il Parco Nazionale Valgrande esprime parere negativo al progetto Valgrande bike. Dopo un fitto lavoro di osservazioni da parte delle Associazioni di Tutela Ambientale, arriva finalmente l’atto del Parco che dovrebbe mettere fine definitivamente alla proposta di “interventi di valorizzazione finalizzati all’incremento della fruizione sostenibile del territorio montanto”. Il progetto in questione riguardava l’istituzione di un itinerario ciclo-escursionistico, l’adeguamento dei percorsi, anche su tracciati di nuova realizzazione, e un intervento di land-art sul crinale di Piancavallone, consistente nell’installazione di 10 statue con figure umane in grandezza naturale.
Le motivazioni del parere del Parco – i motivi ostativi.
Come ben descritto sul sito del Parco e come scritto nero su bianco sulla Determina Dirigenziale, la relazione tecnica ha evidenziato che il progetto avrebbe comportato significative interferenze con l’integrità del sito e con la conservazione degli habitat e delle specie (alcune delle quali di interesse comunitario) presenti nella zona di protezione speciale e nella zona speciale di conservazione del Parco. Gli interventi avrebbero dunque rischiato di alterare l’unicità del paesaggio per cui è stato istituito il Parco Nazionale Valgrande. In particolare, sono state sollevate preoccupazioni riguardo all’erosione del suolo, all’alterazione del patrimonio naturalistico, e all’impatto sulla biodiversità causato dalla promozione degli itinerari ciclo-escursionistici, soprattutto in relazione all’utilizzo di biciclette elettriche (e-bike). Il progetto prevedeva interventi con scassi profondi in situ, con muri a secco innalzati con pietre non cavate localmente, con passerelle aeree in metallo e tiranti a cavo d’acciaio, con conseguente rimodellamento delle piste forestali e tagliafuoco presenti per adeguarle agli standard di sicurezza del transito su bicicletta.
Un assalto alla diligenza
Benché oggi certamente ci rallegriamo della decisione del Parco Valgrande, che sostanzialmente ha accolto tutte le nostre osservazioni (VEDI), siamo consapevoli che sia in atto un vero e proprio assalto alla diligenza (LINK: http://deveronaturalmente.org/come-snaturare-un-sentiero/) che, con l’inganno della “valorizzazione e della fruizione sostenibile”, mira a trasformare sentieri esistenti in vere e proprie piste per e-bike.
Soprattutto quando gli interventi insistono su sentieri storici, di interesse paesaggistico e all’interno di zone protette, l’opposizione di Mountain Wilderness è e sarà senza tentennamenti.
Ne approfittiamo infine per ricordare inoltre che proprio il Parco Valgrande è stato oggetto di un nostro recente blitz alla ferrata Selvaggio Verde a testimonianza dei tentativi di vergognosa manomissione che il territorio del Parco sta subendo.