Olimpiadi Milano Cortina 2026. Simico si dice diffamata. La risposta delle Associazioni.

Il convegno tenutosi ieri a Pieve di Cadore organizzato da Libera e sostenuto da ben 20 tra associazioni (tra le quali Mountain Wilderness) e comitati territoriali, ha prodotto una prima secca reazione.
Come leggerete SIMICO, la società che progetta, appalta e segue fino a collaudo tutte le opere previste per le Olimpiadi si dichiara diffamata (leggi sotto la risposta di SIMICO) Mountain Wilderness ha sottoscritto la risposta, anche questa di seguito riportata, concertata con le altre associazioni.

Come contorno della gestione farsesca del prossimo evento olimpico è giunta notizia che le Regioni Veneto e Lombardia e le Provincie autonome di Trento e Bolzano hanno aperto al pubblico il confronto sulle VAS (Valutazione ambientale strategica). Cittadini e associazioni avrebbero 45 giorni di tempo per approfondire e portare osservazioni a progetti complessi, comunque già decisi, diversi dei quali appaltati e con lavori in corso. Così si comprenderebbe. Ma non è vero.
Le VAS presentate riguardano solo la gestione dei 15 giorni delle gare: mobilità, servizi, organizzazione. Viene ancora impedito il confronto sulle opere. Un ulteriore raggiro del diritto di cittadinanza e partecipazione, un ulteriore passaggio di disinformazione messo in atto dalle istituzioni.
Come ricordato nel convegno di Pieve di Cadore la VAS doveva essere nazionale, comprendente tutte le opere e offrire ai soggetti interessati un percorso democratico aperto fin dall’inizio. Così non è stato. Si è lavorato in un ambiente quasi omertoso: dalle istituzioni non era possibile avere informazioni e mai Mountain Wilderness è stata chiamata a un tavolo di confronto. Ad esempio la VAS doveva contemplare l’opzione zero, si pensi agli scandali internazionali della pista di bob o del villaggio olimpico di Cortina, opere inutili.
Di seguito la lettura del comunicato di Simico e la risposta del coordinamento delle 20 associazioni.

Le dichiarazioni di Simico

“Il Piano delle opere olimpiche, sia per quanto riguarda gli interventi, sia dal punto di vista degli investimenti, è stato definito e approvato da due distinti Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. In particolare, il DPCM del settembre 2023 riporta l’elenco completo di tutte le opere (111 interventi complessivi, per un volume economico che ammonta a euro3.604.551.584,00), oltre ai dati completi su costi, fonti finanziarie e copertura finanziaria di ciascuna opera. Tutte queste informazioni, ormai da due anni, sono a disposizione di tutti e pubblicati online sul sito del Governo e sul portale web SIMICO. Affermare o lasciare intendere che sulla realizzazione delle opere olimpiche non ci sia trasparenza è assolutamente falso, oltreché diffamatorio”.
Così in una nota la Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 (SIMICO) in merito al tema della trasparenza delle opere connesse alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina, oggetto in queste ore di articoli di stampa e dichiarazioni di alcune associazioni.
Fonte: Adnkronos

Precisazioni delle associazioni promotrici della Campagna Open Olympics 2026 in merito al Comunicato pubblicato da Simico S.p.A.

Il comunicato di Simico S.p.A. conferma due volte, piuttosto che smentire, le ragioni della nostra campagna e stupisce che si faccia riferimento, addirittura, a intenti diffamatori da parte di chi l’ha legittimamente promossa.
La prima conferma riguarda il fatto che Simico S.p.A. riporti esplicitamente come le informazioni sui Giochi invernali siano presenti su fonti di dati differenti (Governo, Simico S.p.A, altre fonti). Quello che chiede espressamente la campagna Open Olympics 2026 è la realizzazione di un “Portale unico della trasparenza dei Giochi invernali Milano Cortina 2026”, disponibile sulla piattaforma della Fondazione e/o della Simico S.p.A. e di Anas S.p.A., che ci metta in grado sia di comprendere, opera per opera, lotto per lotto, i passaggi e l’iter delle stesse e le spese relative all’organizzazione e promozione dei Giochi. Chiediamo che tale portale sia alimentato da dati disaggregati, resi disponibili in formato aperto, completi e continuamente aggiornati, da parte di tutte le stazioni appaltanti coinvolte, quindi essere multi-fonte. Al momento, non ci risulta l’esistenza di un portale di questo tipo, per come coerente alle nostre richieste, e siamo certi che Simico s’impegnerà, con gli altri soggetti, a garantirlo.
La seconda conferma sta nel fatto che i dati riportati da Simico differiscono da quelli da noi finora mappati. Ciò evidenzia come sia al momento complesso, anche per venti associazioni territoriali e nazionali, accedere con facilità alle informazioni. Pertanto, di fronte all’evento olimpico e paralimpico, non ci si può limitare nell’approcciare la disciplina della prevenzione della corruzione e della trasparenza con spirito meramente burocratico. La trasparenza, infatti, non può che essere integrale (quindi con dati relativi anche ai bandi sotto soglia, ad esempio, o riferiti a tutti i lotti di una singola opera) e accessibile a chiunque. Se così non fosse, la trasparenza si limiterebbe a un disbrigo burocratico che nulla ha a che vedere con il dar seguito al diritto di sapere. La tempestività con cui Simico ha risposto al nostro appello con questi dati contiamo sia utile anche a porre presto le basi di un lavoro congiunto che metta la rendicontabilità al centro.
In pieno spirito collaborativo, siamo pertanto disponibili a dialogare con Simico al fine di garantire che il portale richiesto dalla nostra campagna Open Olympics 2026 segua tanto la logica di chiarezza per la cittadinanza quanto le necessità di Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A.