Parco Sirente-Velino: storica vittoria di Mountain Wilderness
Il TAR Abruzzo – L’Aquila, accogliendo il nostro ricorso, ha bocciato il piano di lottizzazione di 22.690 mq. previsto in località Prato della Madonna del Comune di Rocca di Mezzo.
La nostra coerenza ha consentito, unitamente a LIPU e Italia Nostra; di tutelare un’area dell’Altopiano delle Rocche (Parco Regionale Sirente-Velino) da una pesante speculazione edilizia.
Il TAR Abruzzo – L’Aquila, accogliendo il nostro ricorso, ha bocciato il piano di lottizzazione di 22.690 mq. previsto in località Prato della Madonna del Comune di Rocca di Mezzo, con delibera consiliare di adozione definitiva n. 24 del 29/07/2016, in palese contrasto con la zona SIC (Sito di Importanza Comunitaria) IT 711206 e ZPS (Zona di Protezione Speciale) IT 711130 della Rete Natura 2000, il Piano Regionale Paesistico, il parere contrario dell’Ente Parco e la delibera della Giunta Regionale n. 877 del 27/12/2016 che vieta di convertire ad altri usi “le superfici a prato permanente e a pascolo permanente…”.
E’ una sentenza storica, non solo per aver sottratto alla cementificazione un’area appenninica protetta di notevole valore paesaggistico, naturalistico, carsico di importanza europea, ma anche per aver bloccato un atto illegale del Consiglio Comunale di Rocca di Mezzo e l’incoerenza della Commissione Regionale VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) che, in barba alle normative vigenti, avevano certificato una lottizzazione abusiva e dannosa.
Questa sentenza è una lezione per l’ambientalismo fragile. Quando le leggi vigenti in materia ambientale, che tutelano il bene natura (bene comune), vengono calpestate o volutamente ignorate dalle istituzioni pubbliche e private, le associazioni di protezione ambientale e, in particolare quelle riconosciute dallo Stato, non possono voltare le spalle alle montagne minacciate dal cemento.
Preparare un ricorso non è una passeggiata! Bisogna dedicare tempo per acquisire informazioni (atti del Comune, della Regione e del Parco), fare le ricognizioni sull’area oggetto della speculazione edilizia e inviare l’intera documentazione all’avvocato. Questo risultato vincente deve spingere ogni socia/socio ad aggregare nuovi amici e amiche a MW. Se cresciamo di numero, le montagne potranno contare sul nostro esercito ecopacifista sempre più forte.
Ringrazio ancora Carlo Alberto pinelli per aver firmato il ricorso al TAR con convinzione, nella sua veste di Presidente di MW Italia.
Mario Marano Viola