Nuovi impianti tra Monginevro e Claviere.

Il massiccio dello Chenaillet, nella zona di Briancon, è conosciuto dai geologi di tutto il mondo.
E’ un pezzo di crosta oceanica di circa 150 milioni di anni che si è sollevato quasi intatto durante la formazione delle Alpi. Ai suoi piedi si trova l’alta valle della Cerveyrette, celebre per i paesaggi, i villaggi alpini autentici e per la grande rilevanza naturalistica di flora e fauna. Si potrebbe pensare che questo prezioso patrimonio meriti una protezione particolare ma non è così, infatti solo una piccola parte è classificata sito di Natura 2000. Tante promesse ma in concreto non si è fatto molto, solo la posa di qualche pannello esplicativo e la delimitazione di alcuni sentieri.


Per contro, si sono avviati rapidamente lavori di nuove infrastrutture nella parte nord della Via Lattea, nelle stazioni sciistiche di Claviere e Monginevro.

Con grande impiego di denaro pubblico, si sta progettando di ammodernare una seggiovia sul lato francese, creando un collegamento in cresta con un nuovo impianto da costruire sul lato italiano.

Nell’inchiesta pubblica svoltasi in Francia si ipotizzava una seggiovia a 6 posti e poi, a inchiesta finita, il rapporto del commissario ha stabilito che la seggiovia sarebbe stata una telecabina! Il Prefetto del dipartimento Hautes Alpes ha spiegato che la telecabina potrà servire non solo d’inverno ma anche durante l’estate. La sorpresa è stata, in questa occasione, la scoperta di una carta in cui si definiscono le zone da proteggere, elaborata con le associazioni ambientaliste, che in realtà non sono state consultate.
Senza valutare i cambiamenti climatici ed i pericoli per la biodiversità, i promotori di tali progetti ragionano come un secolo fa e vogliono ancora più impianti di risalita, più cannoni da neve, più turismo dello sci alpino: è tempo di cambiare mentalità e, nel caso specifico dell’haute Brianconnais, è necessario trovare al più presto soluzioni concrete per la tutela dello Chenaillet e della valle della Cerveyrette.

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