Un raduno di Ferrari nel Parco Adamello Brenta

Ormai succede anche questo, sfilano nelle strette strade di montagna e nei Parchi Naturali le nostre bellissime “Rosse italiane d’epoca”, ben allineate nella cornice pittoresca in questo caso anche della della Val di Genova, con l’intento forse di essere confuse o addirittura messe in simbiosi con la “natura protetta”. Forse ormai non è più sufficiente aver distrutto i fondovalle, con severi problemi di viabilità ed inquinamento con i quali siamo costretti per nostra scelta a convivere quotidianamente, bisogna andare ancora più in la. Sappiamo bene che ci verrà risposto che le brillanti autovetture non usciranno dalla sede stradale e che tutto verrà fatto nel massimo rispetto dell’ambiente, sappiamo anche bene che queste auto non sfrecceranno nei prati e nelle strade forestali, sappiamo però dal programma di ha organizzato l’iniziativa motoristica che stanno compiendo gli itinerari più affascinanti dal lago di Garda alle valli trentine. Ciò però non cambia molto la circostanza, perché in questo caso siamo in una zona, la Val di Genova, dove già il traffico è regolamentato e limitato in tutto il periodo estivo e che nella stagione autunnale la strada rimane chiusa  per buona parte e che la valle avrebbe il diritto di chiudersi in un doveroso silenzio, quantomeno fino alla prossima stagione estiva.

Da quanto abbiamo visto invece si è proceduto con la posa di strutture, pur mobili, per accogliere e festeggiare i “piloti e la loro corte” nei pressi di Malga Genova. Strutture mobili, ma trasudanti di uno sfarzo da Grand Hotel cosa certamente contrastante con il periodo che stiamo vivendo, fra emergenze ambientali e situazioni sociali molto difficili, dalle quali non è certo esente nemmeno la nostra Provincia. Forse le amministrazioni locali e le politiche ambientali della nostra Provincia probabilmente vedranno in questa passerella, proposta da un club privato, bontà loro, un ritorno economico e di immagine  anche se non si sa bene per chi. Crediamo che gli stessi amministratori non abbiano ancora ben presente quale dovrebbe essere la equanime funzione di un parco naturale,  sono effettivamente un po’ recalcitranti ai tanti appelli che le associazioni ambientali assieme anche a molti cittadini stanno lanciando da tempo. Potremmo anche chiedere ad un Parco Provinciale di opporsi con più coraggio quando è sottoposto ad un parere e/o richiesto permesso a simili iniziative, cosa peraltro fatta in altre occasioni, anche se sappiamo che non è cosa semplice.

Mountain Wilderness Italia

Legambiente Circolo Trentino

WWF Trentino

LIPU

Italia nostra

Pan- EEPPA