Progetto: Marmolada

Documento: 1. Storia e leggenda in Marmolada

La leggenda vuole che il ghiaccio della Marmolada sia nato dalla ribellione di un’anziana contadina che si ostinò a lavorare raccogliendo il fieno nella giornata dedicata al santo patrono di Canazei, la Madonna della Neve (1 agosto), contro il parere dei propri concittadini; per castigo divino la vecchietta venne ricoperta insieme alla montagna da un’immensa nevicata.

Più prosaicamente, la sua storia inizia 235 milioni di anni fa quando costituiva uno dei grandi atolli che fuoriuscivano dall’oceano; tuttavia sono gli eventi alpinistici prima e quelli storico-politici poi a scandire il tempo, per giungere ai giorni nostri con le vicende economiche ed amministrative ad essa legate.

Il primo tentativo storicamente riconosciuto di raggiungere la cima della Marmolada è del 1802, mentre la prima salita documentata dal versante del ghiacciaio è del 1864; nel 1897 la prima salita della parete sud, nel 1903 la realizzazione della via ferrata.

Confine di guerra durante il primo conflitto mondiale: gli austriaci costruirono la “Città di Ghiaccio”, dodici chilometri di trincee ed alloggiamenti interamente scavati nel ghiaccio ed i cui resti sono riemersi nel 1994 a causa del ritiro del ghiacciaio.

Un’altra guerra è stata qui combattuta molti anni dopo, dal 1970 al 2002: la battaglia dei confini, a colpi di carte bollate e ricorsi, per stabilire quale fosse il territorio amministrativo di competenza per la gestione del ghiacciaio della Marmolada.

I tribunali hanno stabilito che il ghiacciaio risiede nel comune di Canazei, in Trentino; dopo vari tentativi di rincorrere strategie comuni, il 13 maggio 2002 è stato siglato tra le amministrazioni competenti un protocollo d’intesa per definire le azioni ed i progetti di salvaguardia e di valorizzazione della Marmolada.

Tutto bene dunque? Non ancora. Seguiamo diversi passaggi di questo percorso attraverso le iniziative dell’associazione Mountain Wilderness.