Tre ipotesi per le Tesi di Biella

Come avete avuto modo di leggere nel Notiziario dell’autunno 2016, all’interno di Mountain Wilderness è all’ordine del giorno la proposta di aggiungere un’appendice alle Tesi di Biella con lo scopo di adeguarle ai mutamenti attuali: sociali, climatici e di MW stessa. Vi presentiamo di seguito, in tre differenti articoli, le proposte italiane, quelle svizzere e tedesche e la relativa sintesi del vice presidente di MW international Hugues Thiebault.

Di seguito l’editoriale di Carlo Alberto Pinelli che introduce l’argomento.

Carlo Alberto Pinelli

Questo numero del Notiziario è in buona parte dedicato al tema delle Tesi di Biella, testo che fa parte integrante dei nostri statuti, a livello internazionale e nazionale. I lettori che vogliono davvero approfondire l’argomento sono pregati di andare a rileggere le Tesi sul sito di Mountain Wilderness Italia. Scommetto che tutti si meraviglieranno constatando la loro modernità. Tuttavia da più parti e da qualche anno è stata avanzata la proposta di adeguare l’articolato delle Tesi di Biella, elaborato nel 1987, alle mutate condizioni ecologiche/ambientali delle alte terre e ai cambiamenti subiti dalla pratica dell’alpinismo e dell’escursionismo classici, a contatto con i nuovi sport collegati alla montagna.
Le Tesi di Biella restano, beninteso, un documento di straordinaria profondità, anche profetica, tutt’ora validissimo. Ma i trent’anni trascorsi non solo hanno trascinato l’alpinismo verso approdi diversi da quelli di allora, ma hanno anche in parte indirizzato le attività concrete di Mountain Wilderness verso strategie di più ampio respiro, in armonia con le aspettative di un corpo sociale non più composto solo da alpinisti. La Giunta internazionale della nostra Associazione, dopo molte discussioni, ha deciso di non modificare il testo originario, ma di aggiungervi un’appendice che si confronti con i mutamenti attuali.
Nelle pagine che seguono il lettore troverà tre ipotesi: quella presentata da Mountain Wilderness Italia, quella elaborata congiuntamente dai nostri compagni svizzeri e tedeschi, e quella più sintetica, affidata dalla Giunta alla competenza del vice presidente francese Hugues Thiebault.
Abbiamo deciso di premettere a ognuno dei tre testi un breve commento, di cui ci assumiamo la totale responsabilità. Crediamo necessario che l’appendice sia all’altezza del testo delle Tesi, sia nei contenuti specifici, sia nel respiro culturale, sia nella forma stilistica. Senza dimenticare che il dettagliato canovaccio offerto all’esame degli alpinisti invitati al convegno dal quale è nata la nostra associazione, fu preparato dal presidente del CAAI Roberto Osio e da chi scrive durante un’intera settimana di riflessioni comuni e di animate, fertili discussioni. Come verrà specificato più avanti tutti i lettori sono vivamente invitati a inviare al Notiziario le loro considerazioni, esprimendo la preferenza per una delle tre ipotesi. Si tratta di una sorta di votazione di cui la Giunta Internazionale non potrà non tenere conto.
Buona lettura!

Carlo Alberto Pinelli